PREVENZIONE E DIAGNOSI PRECOCE: VISITE DI CONTROLLO ED ESAMI
PREVENZIONE
La migliore strategia contro molte malattie è la prevenzione. Bisogna cercare di ridurre il rischio di ammalarsi con la prevenzione attiva di uno stile di vita salutare e con la diagnosi precoce, che permette di diagnosticare eventuali malattie in fase iniziale e quindi curarle. In campo femminile la prevenzione riguarda soprattutto la sorveglianza dell’apparato genitale (collo e corpo dell’utero, ovaie, mammella) che permette di evitare o identificare precocemente molte malattie pericolose per la salute della donna: infezioni, miomi, polipi e soprattutto i tumori e le lesioni pre-tumorali ancora facilmente curabili che spesso li precedono.
Gli esami più importanti sono:
VISITA GINECOLOGICA: comprende una valutazione generale dello stato di salute, dei fattori di rischio personale o familiari e delle esigenze della paziente. Si procede quindi alla visita ginecologica vera e propria che comprende l’ispezione, la palpazione e l’esame con lo speculum dei genitali esterni e interni.
VISITA SENOLOGICA: è un esame completo, non doloroso, del seno e delle ascelle effettuato senza l’utilizzo di particolari strumentazioni. Questo esame è indicato in tutte le donne oltre i 25 anni anche se non hanno ancora un sospetto o una diagnosi di malattia, come noduli, secrezioni del capezzolo, stati infiammatori e/o dolorosi riguardanti una o entrambe le mammelle.
PAP TEST: è ancora l'esame fondamentale per escludere tumori del collo dell’utero (2° tumore come frequenza nella donna dopo la mammella) che, mediante l'uso dello speculum, di una spatola e di una spazzolina, raccoglie le cellule del collo dell’utero che vengono poi analizzate al microscopio.
COLPOSCOPIA E VULVOSCOPIA: sono esami di secondo livello che permettono di esaminare ad ingrandimento i genitali esterni, la vagina ed il collo dell'utero. Si esegue solitamente durante la visita ed integra il pap test migliorando la diagnosi precoce di infezioni da HPV e di forme iniziali di malattie a trasmissione sessuale, oltre che delle lesioni pre-tumorali e dei tumori della vulva, vagina e collo dell'utero.
ECOGRAFIA ENDOVAGINALE: permette di approfondire lo studio degli organi interni, utero, tube e ovaie. L’ecografia, anche se eseguita dall'esterno, è fondamentale in ogni fase della vita della donna, dall’adolescenza alla gravidanza, fino alla menopausa.
ISTEROSCOPIA DIAGNOSTICA: L’isteroscopia diagnostica è l’esplorazione diretta della cavità uterina e della sua mucosa (endometrio) per mezzo di uno strumento ottico sottilissimo simile ad un telescopio e collegato ad un sistema video. Lo strumento viene inserito attraverso la vagina e la cervice senza effettuare alcuna incisione e la cavità uterina viene distesa con del liquido, provocando solo un modesto fastidio simile al dolore mestruale. Ormai si effettua in ambulatorio e non è necessaria alcuna anestesia. Si utilizza per accertare patologie segnalate dall’ecografia e che interessano la cavità uterina e l’endometrio stesso, come polipi endometriali, miomi sottomucosi e anomalie della cavità uterina. Consente anche di effettuare piccole biopsie.
CHECK UP GINECOLOGICO
Il modo più semplice ed efficace di fare prevenzione è il CHECK UP GINECOLOGICO che consiste nell’eseguire oltre la VISITA GINECOLOGICA, SENOLOGICA e il PAP TEST, anche due esami di secondo livello cioè la COLPOSCOPIA e l'ECOGRAFIA ENDOVAGINALE.ESAMI PER LA PREVENZIONE E LA DIAGNOSI PRECOCE
Visita ginecologica Visita senologica Colposcopia e vulvoscopia Ecografia endovaginale Isteroscopia diagnostica
INFORMATI IN SEGRETERIA PER IL COSTO DEL CHECK UP GINECOLOGICO COMPLETO CON IL DOTT. DI ROBERTO
VISITE E CONTROLLI DA FARE
Donna 10 - 25 anni
Controlli Ginecologici
Almeno una volta prima dei 25 anni: Vaccinazione HPV, possibilmente prima del primo rapporto sessuale
Almeno una volta dopo la pubertà: ecografia transvaginale
Ogni anno (dopo il primo rapporto sessuale): visita ginecologica con pap test ecografia transvaginale
Donna 25 - 40 anni
Controlli Ginecologici
Almeno una volta al mese: autopalpazione del seno
Almeno una volta dopo la pubertà: ecografia transvaginale
Ogni anno (dopo il primo rapporto sessuale): visita ginecologica con pap test ecografia transvaginale
Ogni anno dai 30 anni in su: visita senologica, ecografia mammaria
Ogni 2-3 anni: Pap Test e HPV-DNA Test (se HPV positivo, seguire le indicazioni del ginecologo, se negativo ripetere Pap Test e HPV-DNA Test ogni 2-3 anni).
Altri controlli
Almeno una volta l'anno: visita odontoiatrica
Almeno una volta entro i 40 anni: controllo dei nevi, visita otorinolaringoiatrica (anche al partner se positive all'infezione da HPV), visita oculistica
Ogni 2 anni: esame emocromocitometrico completo, dosaggio del glucosio, colesterolo totale, HDL, LDL, trigliceridi
Altri esami su indicazione del medico curante: ecografia addominale completa, visita dietologica (se si è in sovrappeso), elettrocardiogramma, ecocardiogramma, esame spirometrico (specie se fumatrici), dosaggio della creatinina, elettroliti plasmatici, transaminasi, gamma-GT, ricerca dell’antigene del virus dell’epatite B, dosaggio degli anticorpi contro il virus dell’epatite C, tempo di protrombina, tempo di tromboplastina parziale, dosaggio del ferro, transferrina, ferritina, esame completo delle urine
Donna 40 - 50 anni
Controlli Ginecologici
Almeno una volta al mese: autopalpazione del seno
Ogni anno: visita ginecologica con ecografia transvaginale, visita senologica, ecografia mammaria
Ogni 2-3 anni: Pap Test e HPV-Dna Test (se HPV positivo, seguire le indicazioni del ginecologo, se negativo ripetere Pap Test e HPV-Dna Test ogni 2-3 anni).
Altri controlli
Visita otorinolaringoiatrica (anche al partner se positive all'infezione da HPV).
Ogni 2 anni: esame emocromocitometrico completo, dosaggio del glucosio, colesterolo totale, HDL, LDL, trigliceridi, esame delle feci per ricerca di sangue occulto, visita oculistica, mammografia bilaterale
Ogni 3 anni: visita cavo orale e laringe (soprattutto se fumatrici e consumatrici regolari di alcol), controllo dei nevi
Altri esami su indicazione del medico curante: ecografia addominale completa, visita dietologica (se si è in sovrappeso), elettrocardiogramma, ecocardiogramma, esame spirometrico (specie se fumatrici), visita dietologica (se in sovrappeso), dosaggio della creatinina, elettroliti plasmatici, transaminasi, gamma-GT, ricerca dell’antigene del virus dell’epatite B, dosaggio degli anticorpi contro il virus dell’epatite C, tempo di protrombina, tempo di tromboplastina parziale, dosaggio del ferro, transferrina, ferritina, esame completo delle urine
Donna oltre i 50 anni
Controlli Ginecologici
Almeno una volta al mese: autopalpazione del seno
Ogni anno: visita ginecologica con ecografia transvaginale, visita senologica, ecografia mammaria e mammografia bilaterale
Ogni 2-3 anni: Pap Test e HPV-Dna Test (se HPV positivo, seguire le indicazioni del ginecologo, se negativo ripetere Pap Test e HPV-Dna Test ogni 2-3 anni)
Altri controlli
Almeno una volta l'anno: visita odontoiatrica
Almeno una volta dopo i 50 anni: pancolonscopia di base
Ogni 2 anni: esame emocromocitometrico completo, dosaggio del glucosio, colesterolo totale, HDL, LDL, trigliceridi, esame delle feci per ricerca di sangue occulto, visita oculistica
Ogni 3 anni: controllo dei nevi
Ogni 3-5 anni: visita cavo orale e laringe (soprattutto se fumatrici e consumatrici regolari di alcol)
Altri esami su indicazione del medico curante: ecografia addominale completa, visita dietologica (se si è in sovrappeso), elettrocardiogramma, ecocardiogramma, esame spirometrico (specie se fumatrici), visita dietologica (se in sovrappeso), dosaggio della creatinina, elettroliti plasmatici, transaminasi, gamma-GT, ricerca dell’antigene del virus dell’epatite B, dosaggio degli anticorpi contro il virus dell’epatite C, tempo di protrombina, tempo di tromboplastina parziale, dosaggio del ferro, transferrina, ferritina, esame completo delle urine.
GRUPPI DI ETA’ PER I CONTROLLI GINECOLOGICI
Entro i 25 anni Da 25 a 40 anni Da 40 a 50 anni Oltre 50 anni
QUESTE SONO INDICAZIONI DI MASSIMA: RIVOLGERSI SEMPRE AL PROPRIO MEDICO DI FIDUCIA
ATTIVITA' E PRESTAZIONI PROFESSIONALI
VISITA GINECOLOGICA
La visita ginecologica consiste nell'esame dell'apparato genitale femminile esterno ed interno e ne valuta lo stato di normalità per escludere patologie a carico della vulva, vagina, collo e corpo dell'utero e delle ovaie. Durante la visita si esamina la vulva e, con l'inserimento di un piccolo divaricatore (speculum) vaginale in plastica monouso, anche la vagina e il collo dell'utero dove si esegue il Pap test. Si procede quindi all'esplorazione vaginale della pelvi: con un dito in vagina si valutano le caratteristiche dell'utero e delle ovaie. Durante la visita si può anche eseguire un'ecografia transvaginale "office" (per valutare la presenza o il sospetto di patologie come fibromi, polipi endometriali o cisti ovariche) o una colposcopia per la diagnosi precoce dei tumori del collo dell'utero e delle infezioni da HPV. Da sempre il Dott. Di Roberto esegue anche la colposcopia e la visita senologica durante la visita ginecologica. La visita, la colposcopia e l'ecografia non sono dolorose ed è utile eseguirle periodicamente, a distanza di non oltre un anno. La diagnosi precoce di patologie come i tumori dell'utero, i fibromi o l'endometriosi migliora la possibilità di cura.
LA VISITA GINECOLOGICA COMPRENDE
Visita ginecologica Vulvoscopia Colposcopia Visita senologica
PREZZO € 150
COLPOSCOPIA E VULVOSCOPIA
Il Dott. Di Roberto esegue sempre la video-colposcopia e la video-vulvoscopia a tutte le pazienti durante la visita ginecologica.
La colposcopia utilizza il colposcopio, uno strumento simile a un binocolo montato su un piedistallo accoppiato a un sistema di ripresa e riproduzione video-fotografico, e alcuni reagenti chimici, per osservare a forte ingrandimento la vulva, la vagina e la cervice uterina.
A cosa serve?
L'esame permette di evidenziare in uno stadio molto precoce anomalie non visibili a occhio nudo e quindi lesioni infiammatorie, virali o pre-tumorali del collo dell’utero e la loro esatta localizzazione ed estensione. Se non avessi già effettuato da poco un Pap Test, puoi farlo immediatamente prima di eseguire la colposcopia. L'esame è assolutamente indolore e si esegue dopo aver inserito uno speculum vaginale per evidenziare il collo dell’utero.
LA COLPOSCOPIA / VULVOSCOPIA COMPRENDE
Esame della vulva Inserimento dello speculum ed esame della vagina Esame del collo dell'utero (cervice uterina) Applicazione dei reagenti (acido acetico e liquido di Lugol) Eventuale esame colturale, pap test, cytobrush endocervicale, biopsia mirata
PREZZO €150
COSTO DEI PRELIEVI BIOLOGICI
da quantificare a parte
ISTEROSCOPIA DIAGNOSTICA
L’isteroscopia è l’esplorazione diretta della cavità uterina e della sua mucosa (endometrio) per mezzo di uno strumento ottico simile ad un telescopio e collegato ad un sistema video. Quando ci si limita alla procedura diagnostica (isteroscopia diagnostica) si può effettuare in ambulatorio e non è necessaria alcuna anestesia.
Lo strumento viene inserito attraverso la vagina e la cervice senza effettuare alcuna incisione e la cavità uterina viene distesa con del liquido, provocando solo un modesto fastidio simile al dolore mestruale. La dilatazione del collo dell’utero è necessaria solo in caso di isteroscopia operativa.
L'isteroscopia diagnostica si usa per confermare e definire patologie, evidenziate dall'ecografia endovaginale o da sanguinanti anomali, che interessano la cavità uterina e l’endometrio stesso, come polipi endometriali, miomi sottomucosi e anomalie della cavità uterina. Questa procedura consente anche di effettuare piccole biopsie.
Quando viene combinata con uno strumento operativo, si possono eseguire veri e propri interventi chirurgici all’interno della cavità.
ISTEROSCOPIA OPERATIVA
L’isteroscopia operativa deve essere considerato un intervento vero e proprio che presenta pochi rischi se viene eseguito da un operatore esperto e con una tecnica rigorosa.Sotto la guida visiva dell’isteroscopio si possono infatti rimuovere polipi e fibromi, correggere anomalie uterine congenite (come i setti) e rimuovere la mucosa endometriale in caso di cicli mestriuali emorragici (metrorragie).
L’isteroscopia operativa richiede un’anestesia generale o regionale ed il ricovero in funzione dell’estensione e della difficoltà dell’intervento chirugico previsto.La perforazione uterina è una complicanza che si verifica circa nell’1% dei casi.
Le complicanze settiche sono molto rare, in genere dovute ad infezioni precedenti o alla incompleta sterilità degli strumenti chirurgici. Infine vi sono complicanze, per fortuna rare, legate al mezzo di distensione, in particolare la sindrome da intravasazione di liquido, che consiste nell’emodiluizione eccessiva del sangue e che si può verificare negli interventi particolarmente prolungati.
INTERVENTI ESEGUIBILI IN ISTEROSCOPIA
Biopsie endometriali Rimozione di polipi Resezione di fibromi sottomucosi Ablazione dell’endometrio Correzione di anomalie uterine Chiusura delle tube Recupero di IUD
LASERCHIRURGIA
IL TRATTAMENTO CON LASER CO2
Il trattamento laser viene eseguito con un particolare strumento chiamato LASER che genera uno speciale raggio di luce costituito da onde parallele, capaci di concentrare un’altissima quantità di energia in un solo punto. Esso viene utilizzato nella terapia di alcune patologie, come le alterazioni cellulari e le infezioni virali della cervice uterina, della vulva, della vagina, dei genitali maschili, della mucosa del cavo orale. Il raggio laser scalda e vaporizza in maniera istantanea il tessuto anormale, così da non danneggiare il tessuto sano circostante.
Il laser non emette radiazioni e questo permette di utilizzarlo con tranquillità anche in gravidanza. La riparazione del tessuto trattato con laser avviene rapidamente e generalmente senza formazione di cicatrici.
Le percentuali di successo del trattamento laser nelle lesioni cutanee preneoplastiche e nelle infezioni virali è superiore al 90%, con una quota di complicazioni trascurabili. Il trattamento viene effettuato ambulatoriamente, in anestesia locale, a meno che non sia stato deciso diversamente.
IL LASER NELLA DONNA: come si fa
E’ preferibile effettuare il trattamento laser subito dopo la fine di un ciclo mestruale. E’ indispensabile aver effettuato di recente Pap Test, colposcopia, vulvoscopia e vaginoscopia. Nel caso che la lesione da trattare penetri nel canale cervicale e non sia completamente evidenziabile all’esame colposcopico, sarà necessario effettuare prima un Pap Test endocervicale. E’ necessario portare con sé tutti gli esami precedenti.
Trenta minuti prima di eseguire il laser sul collo dell’utero può essere utile un lieve analgesico (Buscopan 1 supposta) per prevenire l’insorgenza di dolori simil-mestruali.
Dovrai svuotare la vescica subito prima del trattamento e prepararti come per una normale visita ginecologica. Durante il trattamento, il ginecologo ti spiegherà i tempi della procedura e dovrai avvisarlo di ogni sensazione spiacevole che dovessi avvertire durante la terapia.
DOPO IL LASER
Di solito non servono precauzioni particolari e non serve riposo a letto, ma qualche volta può essere necessario, secondo l’indicazione dell’operatore. Per qualche tempo dopo l’intervento sarà utile indossare un piccolo assorbente esterno.
Per alcuni giorni potranno inoltre verificarsi perdite vulvo-vaginali bianche, trasparenti o rosate, qualche volta associate a modeste perdite ematiche, che non devono preoccupare.
Perdite ematiche in quantità superiore ad una mestruazione richiedono un controllo ginecologico. Sono inoltre vietati fino al primo controllo medico rapporti sessuali, irrigazioni vaginali, tamponi interni.
Dopo il trattamento laser per lesioni da virus HPV e lesioni displastiche cervicali è preferibile sospendere la pillola per 6 mesi.
IN CASO DI LASER VULVARE
1. non indossare pantaloni dopo l’intervento
2. evitare i collants
3. indossare indumenti intimi di cotone bianco
4. eseguire lavaggi esterni senza strofinare ed asciugarsi con il phon tiepido/freddo
5. durante la prima settimana evitare di immergersi nel bagno, ma preferire la doccia
Effettuare le medicazioni esterne almeno 2 volte al giorno e secondo le modalità suggerite dal ginecologo.
IL LASER NELL’ UOMO: come si fa
E’ indispensabile aver effettuato di recente una genitoscopia (da non oltre un mese). Prima del trattamento laser può essere necessario aver effettuato una biopsia con esame istologico della lesione, oppure una terapia medica locale. E’ necessario portare con sè tutti gli esami precedenti.
Il trattamento laser viene generalmente effettuato in anestesia locale, con l’aiuto di una crema anestetica (Emla) da applicare circa 30 minuti prima della procedura.
E’ consigliabile premunirsi di una borsa di ghiaccio da applicare poi a domicilio sui genitali, nelle prime ore successive al trattamento, al fine di evitare un eccessivo e spiacevole gonfiore dell’area trattata.
DOPO IL LASER
Subito dopo il trattamento e nei giorni successivi, è preferibile non indossare pantaloncini tipo “boxer”, ma slip normali. Effettuare con cura le medicazioni almeno 2-3 volte al giorno per i primi 15 giorni dopo il laser per favorire una migliore riparazione dei tessuti. Evitare rapporti sessuali fino al 1°controllo clinico e colposcopico, avente lo scopo di definire la guarigione chirurgica.
LASER: VANTAGGI PER IL PAZIENTE
1. Minore danno termico ai tessuti circostanti: solo 0,004 mm.
2. Minore dolore post-operatorio.
3. Minore decorso infiammatorio.
4. Assenza di diffusione intraoperatoria di metastasi settiche o tumorali.
5. Minori complicanze post-operatorie precoci (sanguinamento, infezioni, deiscenze) e tardive (cicatrici ipertrofiche deturpanti).
6. Minori cure post-operatorie (analgesici, medicazioni, rimozione di punti di sutura).
7. Non necessità di trasfusioni e antibiotico-terapia.
8. Interventi ambulatoriali senza ricovero e con rapida ripresa post-operatoria.
CONTROLLI COLPOSCOPICI POST LASER
Primo controllo colposcopico dopo 40 giorni (6-8 settimane dall’intervento) Secondo controllo colposcopico dopo 90 giorni (3 mesi circa dall’intervento) I controlli successivi variano da caso a caso e vengono comunicati al secondo controllo
LAPAROSCOPIA
La laparoscopia è una tecnica chirurgica che permette di operare all’interno dell’addome attraverso 3-4 piccoli forellini di 5-10mm in cui vengono introdotti sia un'ottica specifica, il LAPAROSCOPIO le cui immagini 3D vengono proiettate su uno schermo, che strumenti chirurgici speciali in modo da eseguire praticamente tutti gli interventi addominali e pelvici.
Al contrario, la chirurgia laparotomica o addominale tradizionale richiede un’ampia incisione addominale, una degenza più lunga e provoca maggior dolore post operatorio rispetto alla laparoscopia.
VANTAGGI DELLA LAPAROSCOPIA
Provoca mimor trauma per il paziente e per i tessuti. Questo significa meno giorni in ospedale e molto meno dolore durante il recupero. La maggior parte delle pazienti vengono dimesse entro 24-48 ore dall’intervento e il ritorno alle normali attività molto prima rispetto alla via laparotomica.
ENDOMETRIOSI IN LAPAROSCOPIA
Ormai è universalmente accettato che la terapia standard dell’endometriosi sia l’asportazione laparoscopica di tutti i focolai visibili della malattia (chirurgia radicale), conservando la capacità riproduttiva della donna (chirurgia conservativa: l’utero e le ovaie non vengono asportate). I vantaggi dell’asportazione chirurgica delle lesioni sono la diagnosi certa della malattia con l’espletamento dell’esame istologico, la cura del sintomo “dolore” nell’80% dei casi e il recupero della fertilità in più del 50% delle pazienti.
Nel corso della laparoscopia sarebbe sempre auspicabile rimuovere tutte le lesioni visibili e completare il trattamento chirurgico (asportazione completa) per evitare alla paziente di affrontare più di un intervento chirurgico. Infatti un trattamento parziale, per esempio la rimozione della sola cisti cioccolato (asportazione incompleta), nel 50% dei casi non cura il dolore ed espone al grave rischio di recidiva.
La CHIRURGIA CONSERVATIVA LAPAROSCOPICA rimuove quindi tutte le lesioni endometriosiche, il tessuto cicatriziale e le aderenze senza rimuovere o danneggiare gli organi riproduttivi.
LA LAPAROSCOPIA E' LA TECNICA CHIRURGICA DI SCELTA PER IL TRATTAMENTO DELL'ENDOMETRIOSI
"MINOR DOLORE" e "RECUPERO PIU' VELOCE" sono le parole d'ordine dell'attività chirurgica del Dott. Di Roberto, pioniere della LAPAROSCOPIA e della CHIRURGIA MINI INVASIVA, che da anni si occupa attivamente dell'insegnamento e della diffusione della laparoscopia.
INTERVENTI ESEGUIBILI IN LAPAROSCOPIA
Trattamento della gravidanza extrauterina Asportazione cisti ovariche Miomectomia Salpingectomia e/ o annessectomia Isterectomia totale e sub-totale Asportazione di aderenze pelviche Trattamento dell'endometriosi in tutte le sue forme Resezione intestinale Correzione dei prolassi genitali
PER APPROFONDIRE
VISITA SENOLOGICA
Il Dott. Di Roberto si è perfezionato in senologia durante la sua permanenza presso la Breast Unit del Guy's Hospital di Londra ed esegue sempre la visita senologica a tutte le pazienti durante la visita ginecologica.
La visita senologica è un esame completo del seno, non doloroso ed effettuato senza l’utilizzo di particolari strumentazioni indicato in tutte le donne che hanno già una diagnosi o un sospetto di malattia, come noduli, secrezioni del capezzolo, stati infiammatori e/o dolorosi riguardanti una o entrambe le mammelle.
Tutte le donne dovrebbero fare l'autopalpazione del seno una volta al mese tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo e rivolgersi al proprio ginecologo per il controllo in caso di dubbio.
Per la visita senologica non servono particolari norme di preparazione. Si consiglia di portare con sé gli esiti di tutti gli esami eseguiti in precedenza inerenti al problema senologico. In base alla visita si potrà stilare una diagnosi precisa e prescrivere la terapia più giusta per la paziente oppure chiedere altri esami di approfondimenti come ad esempio l'ecografia mammaria, la mammografia, la RMN e la biopsia mirata. Dopo i 50 anni è sempre necessaria anche la mammografia.
LA VISITA SENOLOGICA COMPRENDE
Ispezione e palpazione di entrambe le mammelle Ispezione e palpazione delle areole e dei capezzoli Palpazione di entrambi i cavi ascellari Ispezione e palpazione di qualunque altra tumefazione toracica Insegnamento dell'autopalpazione mammaria
PREZZO DELLA SOLA VISITA SENOLOGICA € 100
GENITOSCOPIA
Il Dott. Di Roberto esegue anche la genitoscopia maschile per i partner di donne affette da infezioni virali da HPV o malattie sessualmente trasmesse in genere.
La genitoscopia maschile, chiamata anche penescopia o balanoscopia, è una tecnica diagnostica non invasiva, assolutamente non dolorosa, per esaminare la cute e le mucose genitali dell’uomo. La genitoscopia viene effettuata per discriminare tra le situazioni fisiologiche (es. papule della corona del glande etc) e quelle patologiche. (es. condilomi acuminati etc) ed escludere o confermare la presenza di malattie di coppia come la candida o altre MST. L’esame si esegue di solito con il colposcopio, lo stesso apparecchio usato per fare la colposcopia e la vulvoscopia nella donna.
COME SI ESEGUE LA GENITOSCOPIA
Esame diretto Applicazione di garze bagnate con soluzione di acido acetico al 5% per 3-5 minuti Osservazione a differenti ingrandimenti dell’intero pene, incluso il meato uretrale e l’uretra terminale per circa 1 cm Eventuali prelievi colturali Eventuale biopsia
CRITERI DIAGNOSTICI
Infezione clinica: evidente ad occhio nudo Infezione sub-clinica: dimostrabile solo dopo ingrandimento e applicazione di soluzione di acido acetico al 5%
PREZZO €150
COSTO DEI PRELIEVI BIOLOGICI da quantificare
BIOPSIA CERVICALE O VULVARE
Se necessario, il medico praticherà delle "biopsie", cioè preleverà dei piccoli campioni di tessuto che verranno inviati all'istologo, un medico specializzato per l'analisi dei tessuti al microscopio.
La biopsia in vagina e sul collo dell'utero non praticamente nessun dolore e non necessita di anestesia locale. Per la biopsia vulvare può servire una lieve anestesia locale che si effettua con una crema o con un'iniezione con un ago sottilissimo, come quello del dentista.
Questi piccoli prelievi possono causare una sensazione come di un pizzicotto o lievi crampi. La biopsia può provocare sul momento solamente una lievissima perdita di poche gocce di sangue, se non addirittura nessun sanguinamento. Questi fastidi durano comunque pochi secondi e di solito terminano con la fine dell'esame. Potresti avere ancora qualche piccola perdita rosata o lievemente ematica per un paio di giorni, ma non deve mai essere superiore a un normale flusso mestruale. Se la perdita di sangue è maggiore devi avvertire il tuo medico.
N.B.: Non avere rapporti e non fare lavande interne per 24-48 ore dopo le biopsie, per permettere a queste aree di cicatrizzare rapidamente. Puoi fare tutte le tue altre attività senza avvertire alcun fastidio.
BIOPSIA DEL PENE
La biopsia sui pene è meno drammatica di quello che si pensi! Si esegue dopo un'anestesia locale con una crema o con un'iniezione superficiale con un ago sottilissimo, come quello del dentista. Dopo il prelievo è sufficiente tenere compresso per un paio di minuti la sede del prelievo per non evitare qualunque sanguinamento
COME SI ESEGUE LA BIOPSIA
Detersione e disinfezione Anestesia locale, quando necessaria Prelievo del campione di tessuto Invio del campione per l'esame istologico
IL PREZZO DEL PRELIEVO BIOPTICO E' COMPRESO NELL'ESAME €150
COSTO DELL'ESAME ISTOLOGICO DA QUANTIFICARE A PARTE
CHIRURGIA MINI INVASIVA
Il Dott. Di Roberto si occupa da anni e con numerose esperienze svolte all'estero di tutti gli aspetti della chirurgia ginecologica sia tradizionale che mini invasiva, con particolare riferimento alla chirurgia laparoscopica avanzata, all'isteroscopica e alla laser chirurgia. Ha inoltre una lunga esperienza in senologia e nella chirurgia della mammella.
"MINOR DOLORE" e "RECUPERO PIU' VELOCE" sono le parole d'ordine dell'attività chirurgica del Dott. Di Roberto, pioniere della chirurgia ginecologica mini invasiva (laparoscopia, isteroscopia, mini laparotomia), che si occupa attivamente dell'insegnamento e della diffusione della laparoscopia e dei criteri di sicurezza nell’esecuzione di questa tecnica.
PER APPROFONDIRE
INTERVENTI ESEGUIBILI
Asportazione cisti ovariche Miomectomia Annessectomia Isterectomia totale e sub-totale Asportazione di aderenze pelviche Trattamento dell'endometriosi in tutte le sue forme Resezione intestinale Correzione dei prolassi genitali
DOLORE PELVICO
Con “dolore pelvico” s’intende qualsiasi dolore che insorga nella pelvi: acuto quando dura da non più di 2-3 mesi o cronico se dura da sei mesi o oltre. Il dolore pelvico cronico può essere una condizione a sé stante, oppure può essere il sintomo di un’altra malattia. Il dolore pelvico, sia acuto che cronico, provoca comunque risposte sensitive, motorie, affettive e comportamentali.
TIPI DI DOLORE
Individuare ciò che realmente causa dolore pelvico in una donna, può essere estremamente difficile e frustrante, soprattutto perché il dolore può derivare da un gran numero di disturbi di origine diversa. Il dolore viscerale proveniente da organi come utero, intestino etc. è di solito poco localizzato; spesso è profondo e diffuso ed è accompagnato da riflessi come nausea, sudorazione, senso di apprensione etc. che dipendono dal sistema nervoso autonomo.
Nel caso del dolore pelvico cronico, l’innervazione sensitiva degli organi riproduttivi può trasmettersi anche alla vescica e all’uretra.
Al contrario, il dolore derivante dalle strutture cutanee, dalla fascia o dai muscoli (ano, uretra, genitali esterni e peritoneo parietale) ha una localizzazione precisa, poiché tali aree sono riccamente innervate da nervi sensitivi. Il dolore si propaga tramite i nervi periferici che innervano i visceri affetti ed è causato e alimentato da un’infiammazione progressiva, che interessa organi e tessuti e che ha come conseguenza il danno funzionale e organico. Il danno è loco-regionale, dapprima localizzato e poi diffuso agli organi vicini, ed è reversibile nella misura in cui si riduce la persistenza dei fattori che lo generano. L’aumento delle citochine (sostanze pro-infiammatorie) e degli altri mediatori del dolore causano, insieme al danno, anche depressione e astenia, con ripercussioni sulla vita della donna.
Non va quindi trascurato il ruolo dell’infiammazione in tutte le patologie accompagnate da dolore, sia quelle tipicamente femminili (mestruazione, dismenorrea, sindrome premestruale, endometriosi, vulvodinia ecc.) che quelle da cause articolari, muscolari e ossee. In realtà non sempre si riesce ad accertare una causa fisica e infatti molte donne che hanno dolore pelvico cronico spesso non ricevono una diagnosi più specifica.
Solo quando il medico identifica la fonte del dolore pelvico il trattamento può concentrarsi sull’eliminazione delle cause. Se non si accerta una causa specifica, il trattamento si concentra solo sulla gestione del dolore.
DOLORE PELVICO CRONICO
Il dolore pelvico cronico è uno dei problemi medici più comuni e invalidanti. Circa il 25% delle donne con dolore pelvico può passare due o tre giorni al mese a letto. Più della metà delle donne con DPC deve limitare l’attività quotidiana di uno o più giorni al mese, e il 90% ha dolore durante i rapporti. Nonostante tutte le sofferenze causate dal dolore pelvico cronico, i medici spesso non sono in grado di elaborare una diagnosi o raccomandare trattamenti efficaci. Si definisce dolore pelvico cronico quello che dura per più di sei mesi. Molte volte il problema che ha causato il dolore si è attenuato o è addirittura scomparso completamente, ma il dolore continua. Questo rende molto più difficile scoprirne la causa e fornire un trattamento. Il dolore può essere nel basso addome, vulva, vagina, perineo, ano o coccige. Spesso si manifesta anche una lombalgia. La lombalgia si manifesta spesso sia nelle donne che negli uomini. Sono comuni dolori vescicali, intestinali, dolori sessuali e cambiamenti nella funzione di questi organi.
DOLORE PELVICO CRONICO FEMMINILE
Il dolore pelvico cronico femminile rappresenta un problema diagnostico e terapeutico di difficile risoluzione nella pratica ginecologica ed è sempre una vera sfida quando ci si trova di fronte alle donne affette.
CAUSE GINECOLOGICHE
Le possibili cause ginecologiche sono endometriosi, aderenze e / o malattia infiammatoria pelvica (PID), varicocele pelvico e sindrome dell’ovaio residuo. Altre cause somatiche sono la sindrome del colon irritabile, sindrome della vescica dolorosa, cistite interstiziale e la fibromialgia.
FATTORI PSICOSOCIALI
I fattori psicosociali che contribuiscono al dolore pelvico cronico sono una elevata comorbilità con fattori psicologici, come i disturbi d’ansia e l’abuso di sostanze o la depressione, ma l’influenza dei fattori sociali è meno certo. L’associazione con l’abuso fisico e sessuale rimane poco chiaro.
DIAGNOSTICA E TERAPIA
Importanti passi diagnostici sono la storia della paziente, la visita ginecologica e la laparoscopia. Gli approcci terapeutici multidisciplinari sono considerati molto promettenti. Una cura psicosomatica di base e la psicoterapia dovrebbero essere integrati nel concetto terapeutico in una fase precoce.
"MINOR DOLORE" è la parole d'ordine dell'attività del Dott. Di Roberto, pioniere della chirurgia ginecologica mini invasiva e della laparoscopia, da anni impegnato nella LOTTA AL DOLORE PELVICO FEMMINILE
SE HAI UN DOLORE INSPIEGABILE E RESISTENTE ALLA TERAPIA CONVENZIONALE, CHE DURA DA OLTRE UN MESE O SE SOSPETTI DI AVERE L'ENDOMETRIOSI CONTATTA IL Dott. Di Roberto